Chiesa della Madonna del Carmine

«La chiesa più antica era quella eretta in onore della Madonna del Carmine (1734).
Il portale, simile a quello della chiesa in onore di San Sebastiano (attuale palazzo municipale), portava inciso sull’architrave:
“AVE STELLA MATUTINA CARMELAEQUE AVE REGINA-ANNO 1703”
L’anno inciso sull’architrave non concordava la costruzione della chiesa, bensì la messa in posa dello stesso, che era di pietra locale estratta dal monte Maroia.
Sul fianco destro presentava un campanile addossato al quale era una croce di ferro a ricordo delle varie missioni svolte in loco dai frati passionisti. All’interno, lungo le pareti, erano collocati i sedili in legno per i funzionari della Congregazione Carmelitanu.
Il pavimento era in maioliche e conteneva due file di scanni e la botola per accedere al sottostante cimitero. Il soffitto era in legno lavorato da cui pendevano magnifici lampadari. Sulla parete di destra, una nicchia conteneva la statua di San Francesco; su quella di sinistra un’altra nicchia conteneva la statua di Santa Filomena. Sotto le nicchie trovavano posto i rispettivi altari. L’altare maggiore, chiuso da una balaustra di ferro, vedeva nella parete absidale una nicchia contenente la statua della Madonna del Carmine con in braccio il Bambino Gesù. Non mancavano la sagrestia e l’organo. La chiesa è stata demolita subito dopo il sisma dell’Ottanta.
Oggi, il luogo sacro è recintato, e presenta al centro una vetrinetta con la statua della Madonna, lasciata dall’Associazione Pro loco, dopo il trasferimento della sua sede in via Gennaro Vecchi (giugno 1983).»

Fonte: “Volturara Irpina – Prefazione di Ortensio Zecchini” di Nicolina Catarinella.

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